Anche tu come noi senti forte il richiamo di questa terra, dei suoi colori, delle persone, i suoni, gli odori, la vita! E sei arrivata ad una delle prime domande che ci siamo fatte tutte prima di partire: è sicuro viaggiare da sola in India?
Te lo anticipiamo, è sicuro e non c’è nessun motivo per precludersi questa esperienza travolgente. Ma è sempre opportuno avere qualche attenzione e soprattutto conoscere il contesto in cui viaggerai. Per questo io (Giulia) e Giada di Samsararoads abbiamo raccolto alcuni consigli che pensiamo possano essere utili per una donna che vuole viaggiare da sola in India con tranquillità.
p.s. scusa, l’articolo è un po’ lungo, ma ci teniamo a darti più info possibili per farti partire serena e con un quadro chiaro.
Se ti piacerebbe muoverti con i treni, ti anticipiamo che non devi precluderti questa esperienza per timore. Con alcuni accorgimenti puoi goderti questo fantastico viaggio nel viaggio. Per questo abbiamo scritto una GUIDA COMPLETA AI TRENI INDIANI dove trovi tutti i consigli su come muoverti, come prenotare e sulla sicurezza per viaggiare come un vero local.
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Premessa
È importante che tu legga questa guida con spirito critico: non si può generalizzare e non necessariamente questi consigli saranno applicabili a tutte le situazioni, in quanto ogni esperienza è a sé e difficile da “catalogare”.
I consigli che troverai sono soprattutto frutto delle nostre esperienze. Ci sentiamo di darteli perché troviamo che, adottando questi piccoli accorgimenti, si possano evitare situazioni non necessariamente spiacevoli, ma anche semplicemente ambigue, che spesso non sono altro che il frutto di divergenze culturali.
L’India è particolarmente pericolosa?
In generale, l’India è un Paese piuttosto sicuro dal punto di vista della micro e macro criminalità, e le grandi città non sono più pericolose delle capitali europee e italiane, sia che tu viaggi da sola o in compagnia. Ovviamente, valgono le comuni norme di buon senso che ti tengono al sicuro in ogni altro Paese.
Detto ciò, ci sono comunque dei piccoli accorgimenti che ti aiuteranno a non cadere in situazioni spiacevoli mentre viaggi da sola in India. Ma prima di parlartene ti raccontiamo qualcosa di più sulla cultura indiana, in modo da poter applicare i nostri consigli in tutte le situazioni.
Perché mi fissano insistentemente?
Prima di tutto, è importante che tu capisca il concetto di darshan. Darhsan significa più o meno “sguardo”, “visione”, e in questo caso indica l’usanza di fare contatto visivo con la statua di un Dio: tramite gli occhi il Dio ci vede, noi vediamo lui, e la sua benedizione passa attraverso questo incontro di sguardi, la sua potenza si risveglia in noi e ci offre un barlume della sua autentica grandezza.
In parole più semplici, per gli indù guardare una statua – o una qualsiasi rappresentazione di un Dio – significa non solo osservarla, bensì entrarci in contatto per stabilire una connessione vera e propria.
Questo ti aiuta a capire perché gli indiani tendono a fissare insistentemente le altre persone (se hai già viaggiato in India da sola o no, ti sarà sicuramente capitato di essere fissata senza pudore, sia da uomini che da donne). Per loro guardare qualcuno è un modo di entrarci in contatto, di capire la sua provenienza, la sua religione, il suo ceto sociale.
Al contrario della nostra cultura, in India fissare qualcuno non è considerato maleducazione. Spesso, quando qualcuno ci fissa e gli chiediamo “che c’è, cosa guardi?”, loro rispondono semplicemente con un cenno della testa, sorridendo ma continuando comunque a guardare. Questo vale per gli indù ma anche per musulmani, sikh, jain, ecc, perché comunque, in generale, gli indiani sono anche un popolo molto curioso.
Il rapporto con il contatto fisico
Soprattutto quando si è in luoghi molto affollati, gli indiani hanno un senso dello spazio molto differente dal nostro. Un esempio pratico: in Italia, su un autobus affollato proverai a ricavarti il tuo piccolo spazio vitale, cercando quanto più di evitare il contatto fisico con gli altri. Questo perché, nella nostra cultura, ci sentiamo più o meno a disagio ad avere un contatto – fisico, ma anche soltanto visivo! – con una persona estranea.
Ecco, in India non funziona così! Se sei su un autobus altrettanto affollato e, ad esempio, ti fai più in là per evitare il contatto fisico con il tuo vicino, questo occuperà anche lo spazio che hai lasciato libero! Gli indiani non hanno il senso di “spazio mio – spazio tuo”, né tanto meno di privacy. Semplicemente, se c’è dello spazio libero e loro hanno bisogno di occuparlo, lo occuperanno: nella loro cultura non ti stanno mancando di rispetto o invadendo il tuo spazio.
Il contatto fisico tra uomo e donna in India
Diverso è il discorso del contatto fisico fra uomo e donna. L’India è ancora un Paese molto conservatore sotto questo punto di vista, e difficilmente vedrai coppie scambiarsi effusioni in pubblico (spesso evitano anche di tenersi per mano) perché è ritenuto sconveniente e fuori luogo.
Per questo, quando parli con un indiano, evita di toccarlo e di mettergli le mani addosso come faresti normalmente con un tuo amico/conoscente: ci riferiamo alla classica mano sulla spalla, sul fianco o sulla schiena. Anche se è un tuo amico e pensi che non abbia cattive intenzioni.
Purtroppo gli uomini indiani tendono a fraintendere questo atteggiamento da parte di noi donne occidentali (le donne indiane non lo farebbero mai), e questo potrebbe portare a situazioni equivoche, non necessariamente “gravi” ma comunque spiacevoli.
Allo stesso modo, se vedi che un indiano ti tocca mentre parla, fermalo subito. Loro non sono abituati a farlo con le donne indiane, ma si permettono di farlo con le straniere perché sanno che per noi è normale e perciò tendiamo a non dire nulla (a volte semplicemente perché non ci facciamo caso, visto che per noi non è nulla di strano).
Ci teniamo a ribadire che tutte le situazioni sono differenti e, ovviamente, non è detto che se un indiano ti tocca una spalla mentre parla voglia necessariamente portarti a letto! Sta a te capire la persona che hai davanti. Se però stai per viaggiare da sola in India per la prima volta e non sai esattamente come comportarti, nel dubbio segui questo consiglio.
Com’è vista la donna europea
Dato che l’approccio al contatto fisico tra i due sessi è differente da quello a cui siamo abituati, il porsi in un modo che loro percepiscono come molto espansivo, benché assolutamente normale per noi e non malizioso – come una banale mano sulla spalla – può essere frainteso ed essere letto come una maggiore apertura delle donne occidentali.
In India in una coppia non sposata il rapporto è fatto di sguardi, senza contatto fisico e il sesso fuori dal matrimonio non è ben visto per motivi religiosi. Gli indiani sanno però che in occidente si ha più libertà nel vivere la relazione e che il sesso prima del matrimonio non è un tabù e potrebbero avere un’idea distorta della donna occidentale vedendola come “più disponibile”.
Questo non significa che il nostro comportamento sia sbagliato o che certi fraintendimenti siano “colpa nostra”, dato che non stiamo facendo nulla di male. Ma il linguaggio del corpo, che diamo per scontato sia universale finché rimaniamo nel nostro ambiente, in realtà universale non è, ed è quindi fondamentale rendersi conto delle differenze di interpretazione nei vari paesi.
Un ciao, buongiorno, namaste, o una stretta di mano tra ragazzi più giovani è il normale saluto che tutti si aspettano ed è più che sufficiente. Non importa quanto sei amica con quella persona, se la vedi ogni giorno o se sei in confidenza.
Consiglio 1 – ad ognuno il proprio spazio
Assodato che per gli indiani non è una cosa “normale” toccare ed essere toccati, questo è sicuramente il primo comportamento consigliato: rispettare lo spazio altrui e far rispettare il proprio.
Consiglio 2 – l’approccio indesiderato
Un’altra situazione in cui potresti trovarti è quella di essere “abbordata” per strada. Il tutto avviene nel più naturale dei modi, il che non ti farebbe mai sospettare un doppio fine (e ci teniamo a ribadirlo: non tutte le situazioni sono uguali, perciò non è detto che se un ragazzo si ferma a scambiare due parole per strada voglia necessariamente arrivare a qualcosa!).
Riportiamo l’esperienza di Giada, quando viveva da sola in India a Calcutta da pochissimo tempo. Spesso si trovava per strada da sola e a volte le capitava di guardarsi intorno un po’ persa, magari riflettendo sulla strada da fare o pensando ad altro. A volte le è capitato che un ragazzo le si avvicinasse per chiederle se poteva aiutarla, e lei, ovviamente in buona fede, esprimeva la perplessità che aveva al momento in modo da poter essere aiutata.
Ebbene, nel 90% di questi casi, dopo qualche parola scambiata si finiva alla solita frase “scambiamoci il numero, così se hai bisogno di qualsiasi cosa ti posso aiutare” (ovviamente questo dopo essersi appurati che Giada non fosse sposata). E così si ritrovava perennemente tartassata di chiamate e messaggi di sconosciuti che le chiedevano di potersi incontrare (ogni tanto le sono arrivati anche degli “I love you”…!!!).
Riportiamo questi episodi perché, come lei si è sentita di agire in un determinato modo in buona fede, ti potrà essere utile conoscere la sua esperienza qualora dovessi trovarti in situazioni simili.
Un’altra situazione spiacevole in cui potresti trovarti è quella di essere palpeggiata. Succede in ogni parte del mondo e succede anche qui, non con grande frequenza, ma non è escluso. In questo caso ovviamente non possiamo dirti come reagire, perché ognuno di noi ha un carattere e una prontezza di riflessi diversa dall’altra, ma possiamo comunque darti un suggerimento su cosa è meglio fare e non fare.
Se sei in un luogo affollato – dove sei abbastanza sicura che quella persona non possa “affrontarti” – sentiti pure libera di gridare, o comunque di reagire in maniera non passiva. Considerando ciò che ti abbiamo spiegato prima rispetto al rapporto con il contatto fisico, questo farà si che la persona si senta mortificata e in imbarazzo, e sicuramente sarà scoraggiata dal farlo di nuovo.
Consiglio 3 – sii ferma e decisa
E questo ci porta a un altro punto importante: l’assertività, cioè esprimere la tua posizione in modo fermo e deciso, ma senza aggredire. Ricordati che in India, in qualsiasi situazione, è molto importante essere assertive. Purtroppo gli indiani non capiscono immediatamente un NO (o meglio, lo capiscono ma per loro è normale e abitudine insistere) e per questo a volte è necessario alzare un po’ la voce ed essere decise.
Spesso questo è il comportamento più difficile da adottare soprattutto per le persone più timide e riservate, anche perché, di nuovo, qui la differenza culturale gioca un ruolo importante. Come il fissare qualcuno in India non è considerata maleducazione, in alcune situazioni nemmeno l’alzare la voce o l’essere bruschi lo è.
E in questo caso non ci riferiamo soltanto a situazioni “estreme” o di molestie, ma anche a situazioni da cui non riesci a venir fuori. Ad esempio, se sei in un tempio e il bramino (il sacerdote) insiste per farti lasciare dei soldi – che comunque è buona usanza ma bastano poche rupie, non le cifre esorbitanti che chiedono agli stranieri – sentiti libera di ignorarlo o anche di rispondergli bruscamente.
Sappiamo che da noi sarebbe un gesto di estrema maleducazione, ma è importante che tu tenga sempre a mente che l’India è un Paese diverso, con un’altra cultura e altre usanze, e ciò che da noi verrebbe considerato inopportuno qui, in alcuni casi, non lo è.
Consiglio 4 – come comportarsi ai festival
Altro discorso importante da affrontare è quello dei festival, soprattutto la Holi, vista sempre come una bellissima festa, ma che per le donne può trasformarsi in un vero e proprio incubo.
La maggior parte degli indiani infatti, per religione, non può bere alcolici, ma durante i festival sono concessi degli strappi alla regola e per questo tendono ad esagerare, a ubriacarsi e a fare uso di sostanze stupefacenti come il bhang lassi (una bevanda a base di bhang, un estratto della marijuana).
Ed è bene che tu sappia che, durante questi festival, gli uomini indiani sono molto molesti, specialmente nei confronti delle donne, soprattutto straniere. Con questo non vogliamo dirti di non partecipare a questo festival, o di non godertelo per paura che possa succederti qualcosa. Ti raccomandiamo però di adottare alcune precauzioni:
- Evita assolutamente di andarci da sola. Se alloggi in un albergo o in un ostello con altri viaggiatori stranieri, potete mettervi d’accordo e andare insieme.
- Se non dovessero esserci altri stranieri come te, chiedi al proprietario dell’albergo consigli su dove puoi festeggiare con un rischio più basso di essere infastidita.
- Non accettare bevande che ti vengono offerte per strada, soprattutto durante i festival quando è frequente che contengano il bhang.
Non vogliamo assolutamente scoraggiarti, ma far si che tu possa evitare il più possibile di trovarti in situazioni spiacevoli. E per quanto riguarda questo festival in particolare, abbiamo sentito l’esperienza di molte viaggiatrici (spesso che non viaggiavano nemmeno sole) e quasi tutte, purtroppo, hanno avuto degli episodi piuttosto spiacevoli.
Consiglio 5 – l’abbigliamento
Sebbene non esista un dress code specifico, in India è comunque abitudine, specialmente per le donne, indossare solo abiti che coprano le gambe e che non lascino scoperte spalle e décolleté.
Quindi SI a pantaloni lunghi e ¾, leggings (purché indossati con qualcosa che copra il sedere), t-shirt a mezze maniche, gonne lunghe, camicioni, abiti lunghi e non scollati. NO a camicette trasparenti e scollate, gonne corte o pantaloncini, canottiere a bretelline e qualsiasi altra cosa che possa risultare fuori luogo.
Questi consigli ovviamente sono dettati dalla nostra esperienza e non sono regole obbligatorie (infatti non è raro vedere donne straniere con pantaloncini e canottiere scollate). Tuttavia, oltre al fatto che riteniamo sia importante rispettare il paese che ci ospita anche nelle abitudini nel vestire, è giusto sapere che con un abbigliamento molto diverso da come è abituale in India si rischia un po’ di ritrovarsi al centro dell’attenzione.
Inoltre, ti raccomandiamo di portare sempre con te una sciarpa per coprire il capo, visto che in alcuni templi e in tutte le moschee è sconveniente oppure vietato entrare col capo scoperto.
Viaggiare da sola sui mezzi pubblici
In India la confusione e il caos ci sono, inutile negarlo. Il traffico indiano è proprio una delle caratteristiche che ti rimarranno più impresse, una di quelle cose che ti faranno amare o odiare l’India. È probabile quindi che troverai tantissima gente su ogni mezzo di trasporto e nelle stazioni ferroviarie delle grandi città. E quando diciamo molta, lo è davvero.
Potresti trovare i mezzi pubblici talmente affollati da chiederti come sia possibile far salire altre persone. Ma rimarrai stupita da quanta gente sarà ancora in grado di salire sfruttando un semplice trucco: compattarsi, spingere e ancora spingere.
Per gli indiani infatti è assolutamente normale spintonarsi per scendere o salire, quindi non ti preoccupare, nessuno si arrabbierà se lo fai. In queste fasi concitate, lo stretto contatto con gli altri non può essere evitato, ma questo non vuol dire che possa essere fatto con malizia. Se percepisci situazioni sgradevoli, reagisci con decisione. Una volta dentro cerca poi di ritagliarti il tuo spazio il più possibile protetto dalla calca.
Non ci sono cose specifiche da fare o da non fare per evitare pericoli, se non quelle che faresti in qualsiasi altra parte del mondo. In generale il buonsenso è sempre fondamentale, ma vediamo alcuni consigli specifici per i mezzi di trasporto per riuscire a viaggiare da sola in India in sicurezza.
Autobus
Gli autobus in città si prendono letteralmente al volo: devi saltare sugli scalini e sbrigarti ad entrare. Spesso ci sono sedili dedicati alle donne e questa divisione in genere viene molto rispettata, usufruiscine se sono liberi.
Noi abbiamo preso gli autobus quotidianamente a Calcutta perché sono molto economici e rappresentano un’esperienza fantastica e non abbiamo mai percepito situazioni di rischio. Un consiglio che possiamo darti viaggiando da sola è quello di evitare di prenderli a tarda sera.
Metropolitana
Come qualsiasi altra metropolitana al mondo le misure di sicurezza da tenere sono quelle base: zaino o borsa davanti e niente di valore nelle tasche. Anche per la metro, in alcune grandi città come a Delhi, ci sono vagoni riservati alle donne.
Taxi e Uber
Non ci sono particolari pericoli nel prendere un taxi e l’unica accortezza potrebbe essere evitare di viaggiare da sola a tarda sera. Un’interessante alternativa è utilizzare Uber: funziona molto bene in India, è più economico dei taxi e ha macchine rintracciabili in caso di problemi.
Treni
In base alla nostra esperienza viaggiare sui treni è sicuro. Quelli a percorrenza urbana sono spesso i più affollati, quindi come dicevamo prima, aspettati di dover spingere per scendere e salire. Dovrai farti largo tra le persone spintonando (non è maleducazione in India, anzi devi farlo assolutamente per trovare posto!) e una volta entrata spostati dalla porta in modo da lasciar libero il passaggio e non essere travolta ad ogni fermata. Per essere più tranquilla usa i vagoni riservati alle donne che ci sono di frequente sui treni urbani.
Tantissime ci chiedono se è sicuro per una donna da sola viaggiare in India sui treni notturni e possiamo dirvi che non abbiamo mai avuto problemi, sia nella sleeper class, sia nelle classi superiori.
La sleeper class sarà una vera e propria esperienza di vita. Qui in teoria i posti sono riservati, ma persone senza biglietto cercheranno di salire e occupare comunque i posti. Alzare un po’ la voce con tono deciso aiuterà a farli demordere. Se viaggi da sola e vuoi evitare questo problema puoi scegliere le classi superiori (1-2-3 Ac) dove non è permesso salire senza biglietto.
Alloggi in India
In India troverai ogni tipo di alloggio: ostello, guesthouse a conduzione famigliare o grandi alberghi. Non ci sono particolari rischi, ma logicamente persone con intenzioni maliziose potresti trovarle, come in tutto il mondo. Sta a te capire chi ti trovi di fronte e agire di conseguenza, che sia in hotel, taxi o altre situazioni.
I consigli che possiamo dare sono quelli di base, come chiudere sempre la camera a chiave, non invitare persone in camera anche se le conosci e controllare le recensioni su booking, anche se molte guesthouse purtroppo non sono presenti su queste piattaforme.
Consiglio: prendi sempre il biglietto da visita dell’hotel. Se dovessi perderti o aver bisogno d’aiuto, può esserti utile per avere un numero da chiamare o un indirizzo da mostrare al tassista.
Couchsurfing
Molte viaggiatrici conosceranno già questa piattaforma usata in tutto il mondo e molto popolare in India. Couchsurfing è un portale dove i proprietari di casa offrono completamente gratis un letto o una camera nella propria casa. È quindi un ottimo modo per conoscere da vicino culture e stili di vita soggiornando con le persone del posto.
Questo modo di viaggiare non è pericoloso o sicuro in sé, ma la differenza la fanno le persone. Un host (il padrone di casa) può avere una brutta esperienza con gli ospiti e viceversa. Per questo ogni host e ogni viaggiatore riceve recensioni, che ci vengono in aiuto quando dobbiamo scegliere a chi proporci. Qui trovi qualche consiglio per farti provare questo modo di viaggiare da sola con maggiore tranquillità.
Come scegliere il miglior host?
- Leggi le recensioni. È fondamentale leggere i pareri di chi ha soggiornato prima di te. Ad esempio, se l’host è un uomo e ha solo recensioni di donne, può significare che preferisce ospitare solo loro. Sinceramente non sapremmo se fidarci o no, ma non ci sentiremmo molto a nostro agio.
- Scegli chi ha molte recensioni, in modo da capire meglio come si relaziona con gli altri. Noi solitamente escludiamo chi ha meno di 10 recensioni.
- Prediligi coppie, famiglie o ragazze che vivono sole.
- Leggi sempre tutta la presentazione dell’host sul suo profilo e le sue regole. Ti darà informazioni sulle sue passioni, sulle sue abitudini quotidiane e sulle regole della casa.
- Scegli un host che abbia un minimo di compatibilità con le tue esigenze. Banalmente, se ad esempio leggi che all’host piace dare feste tutte le sere e questo ti metterebbe a disagio, o se vuoi fare tu vita notturna e l’host preferisce che non rientri tardi per non essere disturbato, scegli altro.
E se mi viene il ciclo?
Se stai pensando di organizzare un viaggio in India, devi sapere che in molte città è difficile – se non impossibile – reperire gli assorbenti interni. Nelle grani città hai più probabilità di trovarli, ma in ogni caso dovresti andare in grossi supermercati o centri commerciali, che spesso si trovano fuori dal centro città.
Più facili da reperire sono gli assorbenti esterni – che comunque non troverai ovunque, ma soltanto nei medical shop e in alcuni general store – ma nella maggior parte dei casi sono molto grandi e scomodi (come quelli nostri da notte). Perciò ti consigliamo di portare da casa una scorta in caso di necessità.
Noi non abbiamo mai usato la coppetta mestruale per motivi igienici, in quanto viaggiando su treni notturni o in condizioni non sempre ottimali per l’igiene dei bagni abbiamo sempre preferito evitarla. Abbiamo comunque conosciuto viaggiatrici che ne hanno fatto uso e si sono trovate bene!
Domande sul viaggiare da sola in India?
Speriamo di esserti state di aiuto e averti fatto venire ancora più voglia di partire! Per qualsiasi domanda scrivici tranquillamente tramite i nostri canali.
Buon viaggio!
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Namaste