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Viaggio solo andata: le 5 domande più frequenti sul nostro cambio vita

by tiportoviaconme
Cambio vita: le 5 domande che tutti ci fanno sul nostro viaggio solo andata

Ma come cavolo fanno? E dove prendono i soldi? Quando vedevamo qualcuno partire per un viaggio solo andata ci facevamo mille domande, eravamo curiosissimi. E quando è toccato noi cambiare vita, gli amici, i parenti, i conoscenti, tutti ci hanno fatto proprio le stesse domande. Le abbiamo raggruppate qui, la top 5 delle domande pre-partenza.

Ok il cambio vita, ma cosa farete una volta in Asia?

È una delle domande che ci è stata fatta più spesso dall’annuncio del nostro viaggio solo andata. La realtà è che non lo sappiamo. Prova a pensare alle facce dei nostri genitori quando se lo sono sentiti dire, allibite e incredule. Ma è così, non sappiamo di preciso cosa faremo una volta in viaggio.

L’obiettivo sarà cambiare vita, quindi cercare una condizione di vita e un lavoro che ci renda felici. E chi lo sa se sarà in Indonesia, Thailandia, Laos, India o in Italia. Magari sarà una splendida esperienza di qualche anno o si trasformerà in qualcos’altro. Sicuramente in viaggio si presenteranno opportunità che ora non immaginiamo neanche.

Quello che sappiamo è che vogliamo vivere ogni particella dei paesi che visitiamo e per questo non necessariamente ci sposteremo sempre. Avere la mente libera da limiti e tempo è una grossa occasione che dobbiamo cercare di sfruttare al massimo.

Come viaggerete?

Dormiremo in ostelli, guesthouse e homestay. Basta che in stanza ci sia l’essenziale a noi basterà. Ci sposteremo con mezzi pubblici, il più possibile come fanno i locali. Questo ci farà vivere più da vicino il luogo e anche risparmiare.

Sarà quindi un viaggio low cost. È il tipo di viaggio che sentiamo adatto a noi, il modo in cui abbiamo sempre viaggiato e che preferiamo. Ci fa sentire a nostro agio e liberi. Ed in questo caso è anche una necessità, perché non sapendo quando avremo le prime entrate economiche, risparmiare sarà essenziale.

Viaggeremo lentamente. Abbiamo sempre viaggiato con il tempo limitato tipico della vacanza, desiderosi di vedere molto nel poco tempo a disposizione. Da molto sentiamo la necessità di cambiare, di rallentare e imparare ad assaporare la lentezza e ora cambiando vita ne abbiamo la possibilità.

Cosa?! Per un viaggio solo andata portate solo uno zaino?

“Zaino in spalla?!” questa notizia è quella che ha creato più scalpore tra i nostri conoscenti. Ebbene sì, la nostra vita è dentro uno zaino di 13 kg (in realtà Ale ne ha un secondo più piccolo con tutta l’elettronica). Sono anni che viaggiamo così e preferiamo questa soluzione per comodità, perché ci dà più libertà di movimento, soprattutto negli spostamenti su treni o pullman e quando si cambia spesso città.
Tu cosa metteresti in un solo zaino per un viaggio solo andata? Prova a pensarci, è un bellissimo esercizio per capire ciò che è veramente necessario e utile. Preparare lo zaino è una vera pratica di minimalismo. E sai una cosa? In questi 13 kg ci siamo già accorti di avere cose che non servono.

Dove troverete i soldi per viaggiare a tempo indeterminato?

Dopo aver pensato di licenziarci la domanda è nata spontanea. Per partire e cambiare vita qualcosa da parte è necessario, ma non bisogna certamente essere ricchi. Uno stile di viaggio come quello che abbiamo intrapreso, soprattutto in Asia, ci permette di avere un budget giornaliero veramente basso. Servono però spirito d’adattamento e una forte motivazione. In alcuni paesi sarà molto facile mantenere un budget basso, magari trovando qualche lavoretto, ma in altri sarà decisamente più impegnativo.

Se anche in te sta nascendo questo fantastico folle sogno di partire per un viaggio di sola andata, ti possiamo consigliare di pianificarlo con un certo anticipo e iniziare a risparmiare. Per noi è stato fondamentale tagliare tutte le spese superflue nei mesi precedenti alla partenza. Credici, ti accorgerai di quanti soldi inutili spendiamo ogni giorno. Cose banali, come portare al lavoro una borraccia ecologica riempita a casa, magari con acqua del rubinetto: ti permetterà di evitare il consumo di plastica ed eliminerai una spesa inutile.

Oppure ti sei mai chiesto quanto spendiamo al mese tra parrucchiere, estetista, vestiti e aperitivi? È una cifra che non ci aspettavamo. Li abbiamo aboliti in gran parte. È stata anche l’occasione per fare la nostra prima esperienza di minimalismo, un approccio semplice alla vita che fa prendere consapevolezza di quante cose superflue possediamo.

Ovviamente non c’è bisogno di evitare la vita sociale, ma ci sono tantissimi modi per fare cose cercando di spendere il meno possibile. Ad esempio cene a casa tra amici dove ognuno porta qualcosa, o prepararsi del cibo per le gite nei weekend, magari esplorando qualcosa vicino a casa che neanche si immagina. Inoltre abbiamo venduto tantissime cose che non ci servivano, mobili, borse, vestiti.

Un punto fondamentale del nostro viaggio sarà vivere a pieno il paese che ci ospita. Faremo volontariato, perché dopo la nostra esperienza a Calcutta abbiamo capito quanto sia importante aiutare gli altri, e parteciperemo alla sharing economy, in particolare piattaforme come Workway e Couchsurfing.

Conosci Workway e Couchsurfing?

La sharing economy è uno scambio di servizi ed esperienze che permette di avvicinarti alla gente, condividere, conoscere il posto attraverso le persone. Con Workaway potremo fare lavoretti di qualsiasi tipo, dal giardinaggio, al baby sitting, o pulizia di un ostello, in cambio di vitto e alloggio e avvicinarci a progetti interessanti delle persone locali, come aiutare a pulire dalla plastica le spiagge di Bali. Con Couchsurfing verremo ospitati gratuitamente dal nostro host che metterà a disposizione un letto o un divano di casa.
Sono tutti ottimi modi per conoscere persone da tutto il mondo e creare una bellissima community di viaggiatori e persone che vogliono vivere vere esperienze di vita quotidiana di un altro paese. E in secondo luogo ci permetteranno di risparmiare sulle spese di pernottamento.

Cosa farete se tornerete in Italia?

Non lo sappiamo. Non abbiamo idea di quanto tempo staremo via, ancora meno su cosa faremo se torneremo in Italia. Abbiamo tante passioni ma non sappiamo se si trasformeranno in lavoro, o se ne scopriremo di nuove. Non sappiamo neanche a quel punto quanto saremo cambiati e quali saranno le nostre esigenze.
Diciamo la verità, è destabilizzante anche per noi non avere un’idea precisa, ma semplicemente è troppo presto per pensarci. Ci siamo buttati in questa esperienza perché lo volevamo fortemente e le paure passano in secondo piano.

Hai altre domande sul nostro viaggio solo andata?

Se hai altre domande scrivi pure noi commenti o sulle nostre pagine social, ci fa piacere condividere la nostra esperienza.

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Namaste

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