Namaste dreamer, benvenuto!
Tiportoviaconme è la storia vera di due ragazzi normali che hanno deciso di uscire dagli schemi della loro vita lasciando tutto per seguire i propri sogni.
Nasce da una canzone cantata sottovoce in una stanza e a squarciagola in un concerto, da un’emozione di una notte d’estate e da una voglia matta di viaggiare. Nasce da due sognatori ribelli affamati d’avventura e alla continua scoperta del mondo che li circonda.
Ma prima facciamo un saltellino indietro.

Ciao, sono Giulia. Sindrome di Wanderlust scoperta da piccola nel baule di un Range Rover direzione Praga e abbracciando la Sirenetta in Danimarca. Metà Modenese doc, metà con l’animo indiano.
Considero l’India la mia seconda casa e fatico a starle lontana. Amo tutto ciò che trasmette vita e i pensieri semplici. Se vuoi farmi un regalo, un biglietto aereo è perfetto. Non mi piacciono le persone che giudicano gli altri e mai se stessi e chi critica senza conoscere. Fan incallita della positività e degli arcobaleni. Da piccola dovevo sapere esattamente ora per ora cosa dovevo fare. Ora l’animo gipsy ha preso il sopravvento.
Ho 13 avventure tatuate sulla pelle, per il momento. Scorpione purissimo, attenti a non farmi arrabbiare perché so esattamente dove pungervi al momento esatto. Ah attenzione, non fate partire musica latina perché non riesco a stare ferma. Da grande cosa vorrei fare? Essere felice.

Ciao, sono Ale. Da piccolo ero un ricciolino biondo aspirante esploratore, passione rimasta anche da grande. La mia prima scoperta è stato il Centro America e da lì è nato l’amore per questa terra e per i viaggi. Vorrei rinascere mariachi, ma per ora m’improvviso suonatore di ukulele. Non chiedetemi canzoni allegre perché conosco solo quelle tristi messicane.
Adoro fotografare, non sono mai entrato in una palestra e da vero ingegnere sono super organizzato e non parto mai senza aver controllato la lista viaggio due volte.
Ah, sono un romantico fino alla noia e amo regalare fiori. Una delle cose che mi mancano di più in viaggio? Il gelato alla crema della nonna. Amo rimpinzarmi di dolci, potrei vivere di quelli e pizza.
Non mi piacciono le persone che parlano senza conoscere e amo chi si mette in gioco e cerca di realizzare i propri sogni. Da grande cosa vorrei fare? Essere felice.
Il destino ci ha fatti incontrare a marzo 2018 a Londra durante un weekend organizzato su un forum di viaggi. Anche se in città lontane, siamo rimasti in contatto fino a giugno, quando ci siamo rivisti. E da lì non ci siamo più lasciati. Si sono susseguiti weekend tra treni in ritardo tra Torino e Modena, attese in stazione, foto nei campi di lavanda, camminate tra mucche e clacson in India e decisioni importanti tra un sorso di the caldo e il profumo d’incenso e sandalo. Poi è successo.
“Ma tu lo faresti davvero?”
“Io si. E tu?”
“Anch’io”
Ed ecco davanti a noi la scelta. Così, dopo quattro mesi insieme. Proprio così, dopo solo quattro mesi da quel giugno abbiamo deciso di lasciare tutto, lavori, casa, famiglia, amici, per seguire insieme i nostri sogni.
Una scelta che avevamo dentro da anni. Ci siamo resi conto di vestire panni che ci stavano stretti. I nostri lavori, il modo in cui impiegavamo il nostro tempo, il percorso che la società ci fa credere essere l’unico giusto, tutto ci stava stretto. Nei nostri discorsi si insinuò da subito questa insofferenza e l’esigenza di impiegare il tempo diversamente. Alla fine, se ci pensiamo bene, il tempo per stare con le persone che amiamo e dedicarci alle nostre passioni si riduce ad un paio di ore serali ed il weekend.
Vorremmo trascorrere il nostro tempo sentendoci vivi.
Così, eccoci con un biglietto di sola andata per l’Asia, pronti a vedere cosa c’è oltre. Oltre la paura dell’ignoto, oltre la zona comfort e a tutte le certezze che abbiamo avuto finora. La nostra quotidianità verrà stravolta, impareremo a viaggiare e vivere insieme 24h su 24, senza aver mai vissuto insieme prima.

Viaggeremo in modo lento. Faremo esperienze con CouchSurfing e Workaway perché crediamo sia fondamentale immergerci in altre culture, conoscere e condividere. Faremo volontariato in realtà che già conosciamo o che incontreremo in viaggio. Sarà un viaggio low cost e con zaino in spalla. Ci sposteremo il più possibile con mezzi pubblici locali e dormiremo in ostelli e guesthouse.
Ci mancherà la sicurezza del lavoro fisso? Probabilmente sì. Ci mancherà l’acqua calda? Sì. Un letto grande e comodo? Sì. Il cibo italiano? Sì. La nostra famiglia e gli amici? Sì al quadrato. Ma saremo insieme. Saremo felici.
Tiportoviaconme è tutto questo. È la nostra storia, un posto dove vi daremo consigli in base alle nostre esperienze, un diario di viaggio, è la voglia di stare insieme ed impiegare il nostro tempo in modo non convenzionale ma per noi necessario e fondamentale.
Namaste Dreamer